Il pensiero, una semplice parola che esprime il concetto stesso di vita. I pensieri sono la sostanza di noi stessi. Ci consentono di comprendere, agire, percepire. Ci aiutano a gestire la nostra coscienza e a rapportarci con gli altri. I pensieri ci permettono di riflettere, di prendere decisioni, assumere comportamenti. Il pensiero rappresenta il riassunto del nostro carattere, della nostra personalità. Quando diventano pensieri ossessivi o disturbo ossessivo, bisogna eliminarli.
I pensieri che diventano ossessione.
Forse avrei dovuto indossare la gonna lunga! Ho chiuso la porta di casa? Ho spento il gas. Ecco, immaginate una persona ossessionata da pensieri simili per tutta la giornata. A lavoro, a cena fuori, in discoteca, mentre fa una passeggiata. Per quanto possano sembrare pensieri sciocchi, bisogna concentrarsi sul problema. Il pensare ossessivamente quando non è necessario. Perchè comprendere il problema è il primo passo per riuscire a gestire i pensieri ripetitivi e tornare a vivere una vita serena.
Pensare, stanca il fisico.
L’ossessione nei casi più gravi è uno stato psicologico che richiama il più classico dei disturbi ossessivo-compulsivo, definito dagli esperti anche fissazione o preoccupazione persistente. Consiste in un’idea fissa o in una condotta ansiosa che il soggetto non può controllare pur avendone consapevolezza. Per capirci, sono consapevole di aver spento la luce ma devo tornare indietro a controllare almeno tre volte! Si tratta di un processo mentale che parte dal subconscio e ci porta ad avere estremo controllo di tutto e di tutti. Non riusciamo più comprendere la semplicità degli eventi. Il nostro giudizio viene alterato in maniera negativa e in una relazione di coppia, il rischio è la dipendenza affettiva.
I pensieri ossessivi sono degli eventi mentali che si susseguono a ripetizione, sono involontari e si concentrano sulle preoccupazioni. Non esiste presente o futuro, quando siamo bombardati dai pensieri ossessivi. L’ansia e lo stress gestiscono la nostra vita, influenzandone i comportamenti. Nei casi lievi, il processo mentale può essere in parte gestito. Magari una distrazione ci consente di tornare alla realtà. Quando il problema è più grave diventa una dipendenza a tutti gli effetti.
Pensieri ossessivi tra il giusto e sbagliato.
Essere preoccupate per il primo giorno di scuola del proprio bambino è un pensiero normale, sano e naturale. Pensare ossessivamente per tutta la giornata che a tuo figlio possa accadere qualcosa di male, questo è un problema. Il pensiero si trasforma in patologico quando crediamo solo a quello che pensiamo, senza mai metterlo in dubbio o ascoltare gli altri.
Pensieri ossessivi.
Come abbiamo ben inteso, alla base dei pensieri ossessivi vige la paura, per se stessi o per i propri cari. La paura, la verifica e la perfezione, sono queste le tre macro arie del problema.
La paura ci impedisce di svolgere azioni: quando il pensiero ossessivo si impadronisce della nostra mente, in realtà cattura la nostra anima. Abbiamo paura di compiere le azioni più semplici. toccare oggetti, uscire di casa, prendere l’auto. La quotidianità delle giornate diventano continue lotte contro i propri fantasmi.
Controllare più volte qualcosa per sentirsi sollevati e sicuri: questo è tra gli aspetti più frustranti. Difficile da far comprendere alle persone “normali”. Tipico del disturbo compulsivo. Usciamo di casa, sembra tutto ok. Dopo due passi torniamo indietro e ricontrolliamo ancora, fino a che il nostro cervello non si appaga e accetta che è tutto ok. Una condizione che peggiora l’ansia e lo stress e crea insicurezze
Tutto perfetto: I pensieri ossessionano la tua forma fisica? Una condizione che ti costringe a passare intere giornate in palestra nel cercare di trovare la perfezione. Ti allontani dagli affetti e dalla vera perfezione, vivere la vita!
Uscire dalla prigione creata dai pensieri ossessivi.
Nella sua forma più grave il problema va affrontato con specifiche terapie mediche. Nel nostro caso, trattiamo l’argomento nelle sue sfumature superficiali. In questo caso riuscire a superare il problema diventa più semplice.
Non bisogna cercare di allontanare i pensieri ossessivi quando si presentano. Bisogna affrontarli con razionalità, oppure si rafforzano e creano ansia. Dovete piuttosto distaccarvi da essi, siete usciti di casa certi di aver spento la luce? Una forza interiore vi costringe a tornare indietro? Bene. Fermatevi, respirate, non agite istintivamente e vedrete come rilassandovi non tornerete più indietro. Avete appena detto al vostro cervello, ho ragione io la luce è spenta!
Un pensiero vi tormenta? Tranquille, iniziate a parlare a voce alta, magari canticchiate. Forzate il cervello a comprendere che siete voi a gestirlo e non il contrario. In questa maniera state gestendo le vostre ossessioni e prima o poi molleranno la presa.
Lasciate vincere l’ossessione! Se non passate tre volte sul tombino vi rubano la macchina? Ok, ne comprate una nuova! Ecco, questo è il concetto di accettazione del pensiero tossico. Associando queste regole ad attività rilassanti in breve tempo avrete il controllo della vostra mente.