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Attacchi di panico: come imparare a riconoscerli e superarli

Gli attacchi di panico sono una classe di disturbi d’ansia che costituiscono un fenomeno sintomatologico complesso e piuttosto diffuso. Solo in Italia si stima che almeno 10 milioni di persone abbiano subito uno o più attacchi di panico. Non si tratta di una patologia grave, ma bisogna imparare a controllarla per non rischiare di provocarsi del male.

Il disturbo di solito esordisce in adolescenza o nella prima età adulta ed ha un’incidenza da due a tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Tuttavia, spesso tale disturbo non viene riconosciuto e di conseguenza non viene curato. La maggior parte delle persone guarisce, mentre una rilevante minoranza sviluppa un disturbo da recidiva di attacchi di panico.

Gli attacchi di panico sono improvvisi.

Solitamente gli attacchi di panico non mostrano nessun segnale di preavviso, si manifestano con episodi più o meno intensi di ansia, forte stress e senso generale di malessere fisico. Alcuni descrivono l’episodio come un fulmineo attacco di cuore. L’aumento del battito cardiaco crea una serie di disagi notevoli: mancanza di respiro, sensazione di soffocamento, senso di nausea, disorientamento, aumento della sudorazione e violenta emicrania. L’attacco di panico dura circa 10 minuti, molto intenso solo nei primi secondi per poi perdere la sua forza. Tuttavia non riuscendo ad averne il controllo quasi tutte le persone entrano in un forte stato emotivo di agitazione e di paura.

Gli attacchi di panico non rappresentano una patologia vera è propria, non sono pericolosi fisicamente ma possono creare ulteriori disturbi sociali. Soprattutto i più giovani hanno difficoltà a raccontare del loro problema e spesso si emarginano dal gruppo. L’umorismo sociale oggi crea delle difficoltà superiori ai disturbi stessi. Come puoi far capire ad un’amica che non puoi entrare in discoteca perchè rischi attacchi di panico? Il timore è che se dovesse accadere in pubblico qualcuno ti filmi con lo smartphone e ti pubblica su Facebook. Ecco, nell’era moderna il vero problema degli attacchi di panico è l’isolamento sociale in cui un giovane è costretto a rifugiarsi.

Attacchi di panico, le cause.

Le cause dei disturbi d’ansia come gli attacchi di panico non sono completamente note, ma sono implicati fattori fisiologici e psicologici. Dal punto di vista fisiologico, tutti i pensieri e i sentimenti possono essere concepiti come risultanti da processi elettrochimici cerebrali; tuttavia ciò dice poco sulle complesse interazioni tra i più di 200 neurotrasmettitori e neuromodulatori del cervello, nonché sull’ansia e sullo stato di allarme normale e patologico. Dal punto di vista psicologico, gli attacchi di panico sono considerati una risposta ad agenti stressanti ambientali, come l’interruzione di una relazione significativa o l’esposizione a un disastro potenzialmente letale.

6 consigli per gestire gli attacchi di panico.

E’ possibile gestire un attacco di panico? Non completamente, ma è possibile imparare a controllarne i sintomi e lasciarlo passare più rapidamente. La paura principale quando si è vittime di un attacco di panico è la perdita di controllo su se stessi e su quanto vi circonda. Riuscire a gestire questi fattori basilari può aiutarvi notevolmente a migliorare la vostra condizione sociale, e vivere una vita più serena.

1. Respirazione lenta.

Ai primi segni di ansia o quando inizia l’iperventilazione è importante riuscire a controllare la respirazione. Uno dei consigli è la tecnica della respirazione lenta.

Interrompete ogni attività, sedetevi (anche a terra se non trovate di meglio) o appoggiatevi ad un qualcosa di solido. Trattenete il fiato contando fino a 5. Espirate lentamente dal naso e pronunciate una parola che vi tranquillizza (decidetela prima). Il tutto deve essere eseguito in maniera calma e tranquilla.

Continuate l’esercizio per diversi minuti, fino a che non avete ritrovato il controllo di voi stessi. Inspirate senza sforzo, ed espirate lentamente in cicli di cinque secondi. Dopo una serie di 10 respiri completi trattenete di nuovo il fiato per 5 secondi e poi riprendete a respirare in cicli di 5 secondi. Questi esercizi aiutano a ridurre l’ansia se praticati con costanza e vi torneranno utili per capire come affrontare un attacco di panico.

2. Trovate un luogo comodo.

Gli attacchi di panico possono colpire in qualsiasi luogo, anche se alcuni sono più plausibili di altri. Una discoteca è chiaramente più a rischio di un parco. Tuttavia non bisogna rinunciare a vivere la propria vita. Consapevoli del disturbo è importante conoscere delle zone strategiche del luogo in cui ci si trova per poterle utilizzare in caso di attacco. Individuato il luogo “sicurezza” raggiungerlo e cercare di posizionare il corpo nella condizione più comoda che la situazione offre. Evitare la posizione da sdraiati che peggiora i sintomi dell’attacco di panico.

3. Solo pensieri positivi.

Studiate le tecniche, le parole, le frasi o i pensieri che vi rilassano. Associateli ad eventi piacevoli della vostra vita. Razionalizzate la realtà, siate consapevoli che gli attacchi di panico non sono pericolosi o nocivi per la salute. Sono solo problemi legati ai disturbi dell’ansia. Conoscete la causa, non lasciatevi trasportare dalla paura. Per quanto un attacco di panico possa risultare emotivamente violento e spiacevole, avete la certezza che non vi capiterà nulla di male. Ripetetelo nella vostra mente. I pensieri positivi vi rilassano e rendono tutto più reale.

4. Non lottare, ma accettare.

Gli attacchi di panico non possono essere sconfitti, lottare o cercare di opporsi in maniera decisa può solo aggravare la situazione. Gli attacchi di panico hanno bisogno del loro spazio e del tempo necessario per poter “sfogare”. Se cerchiamo di bloccarli in maniera forzata, aumenteranno d’intensità. La soluzione è quella di subire passivamente ma in maniera controllata gli attacchi. Una volta imparate le tecniche per gestirli sarà tutto più naturale e meno traumatico. La paura si trasformerà in consapevolezza e “avrete sconfitto il disturbo”

5. Non scappare dagli attacchi di panico.

Soprattutto le prime volte l’attacco di panico può essere molto traumatico. La mente viene imprigionata in un vortice di pensieri negativi, la paura di morire è tanta. La soluzione più logica? Scappare o muoversi in maniera isterica, senza percepire più dove ci si trova. Ecco, questa è la peggiore reazione, il rischio di essere investiti, cadere o farsi davvero male è alto. Una volta imparate le tecniche di controllo, sarete molto più abili nel evitare spiacevoli incidenti.

6. Non farsi condizionare la vita.

Smettere di vivere, isolarsi e chiudersi in casa. Queste sono le reazioni più comuni delle persone fragili. La paura di esporsi a nuovi attacchi di panico li costringe a vivere in una prigione fisica e mentale. Tra le altre cose gli attacchi di panico possono verificarsi anche in luoghi che riteniamo sicuri. Tante persone non frequentano più i luoghi dove magari hanno avuto un attacco di panico, terrorizzate che possa ripetersi. E’ un comportamento sbagliato. Non esiste nessun legame tra il luogo e l’ansia che si accumula. Anzi, evitando tutti i luoghi che ritenete pericolosi non fate altro che alimentare nuove fobie. Le paure alimentano l’ansia ed entrate in un circolo vizioso che lentamente vi distruggerà la vita.