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Ritenzione idrica: origine, cause e rimedi naturali per combatterla

La ritenzione idrica, chiamata anche idropisìa, colpisce milioni di donne (circa il 30% solo in Italia). Non si tratta di una malattia vera è propria ma piuttosto di un disturbo causato da altre patologie. Solitamente all’origine del problema possono esserci disfunzioni cardiache o renali, in alcuni casi può derivare da reazioni allergiche. Pertanto, quando i segnali prodotti dalla ritenzione idrica sono piuttosto evidenti è necessario recarsi dal proprio medico.

Cosa è la ritenzione idrica?

La ritenzione idrica è il risultato dell’accumulo di liquido nei tessuti del nostro corpo. Si verifica quando c’è uno squilibrio tra le forze che regolano il passaggio di liquidi da un’area all’altra. Se il passaggio dell’acqua è abbondante dallo spazio intravascolare allo spazio interstiziale, si verifica la ritenzione dei liquidi .

Il nostro corpo, attraverso un complesso sistema di ormoni, regola costantemente i livelli di liquidi in modo che siano mantenuti in maniera costante ed equilibrata in tutte le cavità dell’organismo. Ecco perché se bevi molta acqua, non accade nulla, perché viene eliminata dai reni sotto forma di urina o attraverso le ghiandole del sudore.

Il problema si verifica quando, per qualche motivo, il corpo non è in grado di rimuovere tutto il liquido in eccesso necessario per mantenere tale equilibrio. Di conseguenza l’accumulo di liquido provoca rigonfiamenti in zone sensibili del corpo, solitamente l’area più colpita sono le gambe.

Ritenzione idrica, quali le cause?

Il disturbo può essere provocato da un aumento della pressione idrostatica, per esempio dovuto a stasi venosa nel caso di varici degli arti inferiori, o dalla riduzione della pressione colloido-osmotica, dovuta per esempio a qualsiasi patologia che determina ipoalbuminemia, riduzione sufficientemente significativa da non permettere più ai vasi linfatici di drenare il liquido che si accumula negli spazi interstiziali, gonfiandoli. Essenzialmente le cause sono due:

  • Fattori organici: Problemi infiammatori o circolatori. Malattie specifiche di alcuni organi.
  • Fattori quotidiani : stile di vita sedentario, stress, assunzione di farmaci, fattori climatici.

Ritenzione idrica durante la gravidanza.

Almeno il 50% delle donne in gravidanza dopo il terzo mese accumula liquidi in eccesso. In questo caso la ritenzione idrica si sviluppa a causa dei cambiamenti ormonali che si sviluppano in maniera naturale durante la gestazione. Solitamente il disturbo si manifesta con un leggero gonfiore alle caviglie o ai piedi. Non si tratta di un disturbo molto preoccupante, anche se è consigliabile discuterne con il ginecologo. Se invece il gonfiore è eccessivo e si estende all’area delle mani e del viso, è necessario andare dal medico.

Rimedi naturali alla ritenzione idrica.

  • Esercizio fisico. Tutte le attività fisiche in cui bisogna sollecitare le gambe facilitano il lavoro dei reni. Se avete un lavoro che vi obbliga a rimanere sedute, alzarsi almeno una volta ogni 60 minuti e camminare all’interno della stanza. Se non vi è possibile alzarvi, massaggiate i muscoli delle gambe con delle carezze vigorose dall’alto verso il basso.
  • Nessun abbigliamento aderente. Evitate qualsiasi indumento stretto. Che siano calzini, scarpe, intimo e soprattutto pantaloni. Indossare abbigliamento aderente favorisce il gonfiore. Il corpo necessita della comodità assoluta.
  • Bere molta acqua. Bisogna bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Più liquidi naturali assumiamo, maggiore liquido in eccesso espelliamo. I reni lavorano e migliorano il loro drenaggio. Chiaramente bisogna bere durante l’intera giornata e non 2 litri in breve tempo.
  • Bere infusi a stomaco vuoto.  Anche assumere infusi preparati in casa e berli a stomaco vuoto aiuta notevolmente il processo di drenaggio dei reni. Utilizzate questi ingredienti per preparare delle semplici bevande: Prezzemolo, ginepro, foglie di oliva, asparagi freschi e cetrioli.
  • Consumare alimenti ricchi di potassio: frutta e verdura sono alimenti ricchi di potassio. Si consiglia un assunzione giornaliera di circa 400 gr., che sarebbe equivalente a circa 5 porzioni al giorno.
  • Consumare cibi a basso contenuto di sodio : Quasi tutta la frutta e verdura che consumiamo quotidianamente è ricca di sodio, anche se alcuni frutti come mele, pere e ciliege sono particolarmente raccomandati.
    Anche alcuni cereali come riso o avena o patate sono ottimi per combattere la ritenzione idrica. Così come la soia o altri legumi. Possiamo anche utilizzare il latte o i suoi derivati.